
Via Frattina deriva probabilmente dal nome del Vescovo di Amelia, Bartolomeo Frattini, il quale la fece asfaltare creandone a capo la propria abitazione. Altre fonti riportano che il nome derivi, come molte delle vie limitrofe, dalla descrizione geografica del luogo come era prima dei lavori di pavimentazione stradale. Di certo prima di questi anni nelle antiche mappe romane vi era tracciata una via che collegava la zona di p.zza di Spagna con il Corso.
Da sempre e’ stata sede e passaggio di poeti, artisti e regnanti. Prima i Francesi poi gli Spagnoli (come testimonia il grande portone di accesso ai giardini dell’odierna Ambasciata di Spagna, proprio al civico accanto a quello del Bar) e gli “Ingresi”, come diceva il Belli per identificare stranieri di ogni tipo. Vi risiedettero Joyce, Kythe e a pochi passi Wolfrang Goethe.
Non potevano mancare pagine tra i racconti popolari romani del Trilussa (che risiedeva nel Rione) e di Bartolomeo Pinelli, che la ricordano come la via dove un giovane postino di San Silvestro, detto er Tinea, venne eletto “er piu’ de Trastevere”.
Quando si entra in Via Frattina sembra di uscire fuori dal caos, intorno tutto rallenta, ci si sente avvolti da un alone di mistero e storia, si ha quasi l’impressione di camminare sollevati da terra. La stessa sensazione descritta da Gabriele D’Annunzio quando Andrea Sperelli, protagonista de “Il Piacere”, svolta con la sua carrozza in Via Frattina. Proprio qui, tra il chiarore di una vetrina, scorge ed incontra l’amata Elena.
Nel 1956, al ritorno dei vecchi bottegai nel dopoguerra, apre il Bar Frattina. In quegli anni la via era frequentata da pittori e registi neorealisti. Assidua era la presenza di Guttuso e Rossellini. Associazioni e saloni culturali lasciano il posto poi ad atelier ed esposizioni di alta moda, tra le piu’ apprezzate del mondo.
Oggi, come allora, si possono incontrare facilmente scrittori e personaggi dello spettacolo. La Via ed il Bar diventano punto d’incontro oltre che di passaggio obbligato. Antonello Venditti ha immaginato l’incontro dei protagonisti della sua canzone proprio ad un tavolo del bar, tra il passaggio della gente.
Turisti e visitatori possono respirare aria di storia e degustare specialità gastronomiche tipiche tra l’incanto del luogo e l’alta qualità del servizio. Accanto a questa favoleggiante atmosfera di note, poesia e colori, centinaia di professionisti e lavoratori non possono iniziare la giornata, o proseguirla per bene, senza sostare per qualche minuto allo storico Bar Frattina.